Perugia - Cosenza

Aperto da Marco Casavecchia, 17 Settembre 2021, 08:51:25

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Marco Casavecchia

Probabile conferma dell'undici di Frosinone, con l'ovvia sostituzione dell'infortunato Dell'Orco, che, sembra, ne avrà ancora per una ventina di giorni. Il suo rientro è previsto per la gara con il Brescia, dopo la seconda sosta del campionato. Lo staff medico cercherà di recuperarlo per la gara contro il Benevento, prevista per il 3 ottobre, ma rischiare un rientro affrettato potrebbe non essere opportuno. Il sostituto naturale di Dell'Orco è Sgarbi, quindi dovrebbe essere lui a formare la coppia di sinistra con Lisi. L'altro ballottaggio riguarda la punta da affiancare a Carretta. Murano meriterebbe la riconferma, ma al di là dell'impegno e della dedizione alla causa, difetta un po' di precisione e le due occasioni sprecate gridano vendetta. Matos appare ancora indietro di condizione e De Luca è reduce dall'infortunio che, però,  dovrebbe aver superato. Altro interrogativo riguarda la coppia di mediani. Segre è da ritenersi titolare inavomibile, mentre Burrai non sembra il partner ideale. Un po' lento, e costretto ad un gioco che non sembra confacergli, ogni tanto perde qualche pallone a centrocampo concedendo pericolose ripartenze agli avversari. Solo una questione di adattamento? O proprio non adatto al gioco che gli chiede Alvini? Noi ci vedremmo bene Kouan a far coppia con Segre, ma Alvini per ora lo vede come trequartista di rottura, quindi resterà in quella posizione. Forse quando anche Murgia offrirà le giuste garanzie vedremo un centrocampo diverso. In sintesi la formazione iniziale dovrebbe essere: Chichizola, Rosi, Angella, Sgarbi; Falzerano, Burrai, Segre, Lisi; Kouan; Carretta, Murano. I vari Matos, Santoro, Ferrarini, De Luca, Curado, potrebbero subentrare nel secondo tempo.
Solo chi attraversa il deserto, raggiunge l'oasi

stefano suprani

Al di la della formazione domani occorrera' stare attenti alle ripartenze del Cosenza, memori della partita con l'Ascoli. Caso e Gori sono una coppia di attaccanti veloce, molto ben assortita e particolarmente affiatata, contro il Vicenza mi hanno impressionato e hanno tagliato il campo con grande velocità e la nostra difesa è un po' troppo statica, speriamo che Alvini abbia studiato qualcosa.

Marco Casavecchia

Come riportano i quotidiani locali, e il sito che fa loro da "strillone", il Perugia dovrebbe giocare con la formazione che abbiamo ipotizzato ieri, con tanto di "dubbio" Burrai. Tutto troppo scontato e prevedibile? O sano spirito conservativo di Alvini? Magari siamo diventati veggenti?  ;)
Solo chi attraversa il deserto, raggiunge l'oasi

Saint Just

1 a 1 contro un Cosenza nel finale pure in dieci: che pena!!!

e adesso continuate a lodare il pep guardiola scelto per il suo vassallaggio al capo....millantato invece come uno di 20 anni di esperienza...certo ma a livelli importanti solo un anno in b con retrocessione...tecnico mediocre, può allenare tra i dilettanti, ma il professionismo è altra cosa....finchè si continuerà così a scegliere e ad allontanare chi pone anche critiche a certi operati ( leggasi Caserta) i risultati non potranno cambiare...
difesa a tre imbarazzante, la posizione di kouan peggio, sembriamo la longobarda in campo....





Nella buona  e nella cattiva sorte la bandiera del Grifo non si ammaina mai.

"Quelli che passano la vita facendo rivoluzioni a metà non fanno altro che scavarsi la fossa."
( Louis de Saint Just)

Saint Just

p.s. Caserta ha sbancato Ascoli, la stessa corazzata che al Curi ci ha fatto a brandelli...

Santopadre vattene te e chi te lecca il culo
Nella buona  e nella cattiva sorte la bandiera del Grifo non si ammaina mai.

"Quelli che passano la vita facendo rivoluzioni a metà non fanno altro che scavarsi la fossa."
( Louis de Saint Just)

Marco Casavecchia

Purtroppo oggi non si è visto il Perugia di Frosinone e della precedente con l'Ascoli. Cause? Non sempre quello che studi e progetti a tavolino ti riesce in campo. Oggi ho visto poche idee, qualche uomo non al meglio e qualche scelta tecnica che non ho compreso. Magari il tecnico avrà avuto i suoi motivi per schierare questi undici e per affidare loro certi compiti ma non ne è venuta fuori una gran partita. Il Cosenza ha giocato la sua partita e Zaffaroni è stato tatticamente più bravo di Alvini. Paradossale che in dieci abbiano finito in attacco loro e che noi abbiamo rimediato l'ennesima ammonizione stupida con Santoro. Sgarbi imbarazzante. Esterni in difficoltà nella fase difensiva. Ci sarebbe altro da rilevare ma sarà bene pensare a Cremona, dove bisognerà tirare fuori una prestazione diversa tipo Frosinone.
Solo chi attraversa il deserto, raggiunge l'oasi

grifogatto

#6
Sono d'accordo.
'Na botta calda e una fredda, di nuovo...
Purtroppo siamo qui già a ripetere lo stesso ritornello: era veramente inutile una vera punta centrale che veda la porta (e magari ce chiàppi pure, invece di calciare sul portiere) ? I tiri del Cosenza sono stati tutti nello specchio, diversamente dai nostri, e senza le parate di Chichizola sarebbe andata peggio.
Costruiamo delle azioni fantastiche all'inizio del match ma se non le concretizziamo poi la partita entra in un pantano incerto dal quale non sai mai come potresti uscire e oggi abbiamo giocato peggio che nelle occasioni precedenti.
Non solo Carretta e Murano ma anche Lisi (che ha sbagliato il lato su cui tirare, oltre che la mira) e Kouan, che non avrebbe dovuto tentare il tiro al volo ma stoppare e poi tirare, aveva lo spazio.
Insomma, Matos chi l'ha visto... adesso aspettiamo che si scaldi e che anche De Luca faccia capire di che pasta è fatto, comunque manca sempre un soldo.
Speriamo che si esaltino contro le squadre più forti di noi, così come accaduto contro il Frosinone.
:P

P.S. ribadisco che avrei preferito Monaco a Sgarbi in B. E non so se avete visto Mulatt-ieri...

stefano suprani

La partita con il Cosenza ha mostrato i limiti della squadra e del modulo nel senso che Alvini finora ha dimostrato di voler giocare in un solo modo e quando gli avversari ti prendono le misure e il caldo non ti permette di alzare i giri del motore come richiede il 4 3 1 2, allora si rischia di non portare a casa il risultato. Kouan trequartista puo' andare bene contro squadre forti che tendono a tenere il pallino del gioco partendo dal basso, risulta un pesce fuor d'acqua se invece deve inventare l'ultimo passaggio, non avendo la qualità per farlo, così come è emerso che il punto debole del Perugia sono gli esterni che se imbrigliati non hanno la capacità di creare superiorità saltando l'uomo sullo stretto e difettano in fase di copertura per vari motivi. Il discorso della punta centrale poi è annoso ormai, noi ne abbiamo due che ieri non hanno giocato, De Luca era in panchina, quindi disponibile, pertanto andava messo alla fine per tentare qualche spizzata in area e invece non siamo stati capaci di tirare mai in porta con l'uomo in piu'. Adesso speriamo in una prova di orgoglio contro una squadra piu' forte del Perugia come la Cremonese, mi preoccupa il calo fisico vistoso di tutta la squadra vedremo, ma non dimentichiamo l'obiettivo salvezza, siamo una squadra attrezzata per giocarci la salvezza ma non sara' facile. 

Marco Perugia

Concordo con il Prof e con Stefano nell'analisi di ieri. Ora altre due  partite in 4 giorni... vediamo.
Come sempre in B ogni partita ha una storia a se.

Marco Casavecchia

In effetti, come ha rilevato Stefano, la posizione di Kouan, in gare come quella di ieri, rischia di risultare inefficace se non, addirittura, controproducente. Zaffaroni ha messo un uomo in marcatura sul nostro finto trequartista, limitandone l'azione e la pericolosità. In partite contro squadre forti, molto tecniche, che costruiscono dal basso, Kouan può svolgere i compiti tattici che gli assegna Alvini, ma in casa, contro squadre che devi attaccare o difese da scardinare, un mediano avanzato, poco tecnico e con pochi guizzi di classe è regalare un uomo agli avversari. Che gli esterni, prima o poi, sarebbero andati in difficoltà era preventivabile. Gli avversari ti studiano, ti bloccano le fasce, raddoppiano le corsie laterali e ti mettono in crisi. Se poi non hai esterni in grado di saltare l'uomo, e che se costretti alla fase difensiva manifestano qualche limite, esaurisci la spinta offensiva e non ti restano che le vie centrali, ma a questo punto, l'assenza di attaccanti di peso, di area, capaci di tener palla o creare spazi per gli inserimenti, diventa un altro problema. Presto dovranno entrare in gioco De Luca ed il miglior Matos. E non vedrei male in futuro un centrocampo con Burrai, Kouan mediani e Segre dietro le punte oppure fuori Burrai e dentro Murgia, almeno nelle gare casalinghe o in quelle con squadre da battere assolutamente. In teoria, in futuro, ci sarebbe spazio per un 4.3.3. Come vedreste un ipotetico Perugia con Rosi, Angella, Dell'Orco, Lisi; Kouan, Burrai, Segre; Carretta, De Luca, Matos?
Solo chi attraversa il deserto, raggiunge l'oasi

Marco Casavecchia

https://www.perugia24.net/news/questo-perugia-non-vale-quello-dello-scorso-anno-in-c-52958

Giudizio molto critico ... Per alcuni aspetti condivisibile, ma dobbiamo concedere altro tempo a tutti. Tra qualche altra partita potremo capire se si tratta di un intoppo in un normale processo di crescita o se è il segnale di qualche difficoltà tecnica e tattica legata al tipo di calcio che predica Alvini. Potrebbe essere che non tutti gli attuali interpreti siano in grado di praticarlo. Certo vedere giocatori stanchi adesso non è rassicurante ma dubbi sulla tenuta di Falzerano e Lisi ce li avevamo. Occorre porre rimedio a certi errori e svarioni e concentrarsi sulla prossima.
Solo chi attraversa il deserto, raggiunge l'oasi

Saint Just

conosco Roberto e ne condivido il pensiero....

CitazioneQuesta la disamina della gara del Perugia con il Cosenza da parte dell'opinionista Roberto "Berto" Fettucciari. "Basta con Sgarbi, sono anni che con lui in campo si prendono gol a palate, ogni volta che ha avuto la fortuna di giocare in tutti gli anni, è coinciso con gol presi e errori grossolani, troppo difficile capire che uno che era riserva pure in C, in b non può giocare? Basta Kouan sulla trequarti, per quanto encomiabile e generoso non ha né i tempi né i piedi per poterlo fare, in quel ruolo non si può mettere uno perché rompe e corre ma è nevralgico per qualità, basta con sto modulo, un esterno non può fare tutto il campo per tutta la partita, poi finisce che uno come lisi faccia figuracce e Falzerano finisca stremato. Inoltre finisci le partite con 5 o 6 ammoniti a partita e alla lunga questo peserà. Basta con i nuovi che vengono utilizzati dopo due mesi e si continua a giocare sempre con la stessa squadra che era ritenuta anche dal mister non adatta alla salvezza. In tutto ciò con la speranza che i nuovi arrivati non siano l'ennesimo fallimento, perché quanto visto finora dai pochi utilizzati non lascia ben sperare (da Segre ci si aspetta molto di più, Matos totalmente inconcludente). Ad oggi per quel che si sta vedendo, senza Monaco, Elia, Minesso, Melchiorri e Sounas non vali la squadra dello scorso anno..."

aggiungerei solo che alvini finora non vale Caserta....
Nella buona  e nella cattiva sorte la bandiera del Grifo non si ammaina mai.

"Quelli che passano la vita facendo rivoluzioni a metà non fanno altro che scavarsi la fossa."
( Louis de Saint Just)

Saint Just

Citazione di: Marco Casavecchia il 19 Settembre 2021, 11:32:00
In effetti, come ha rilevato Stefano, la posizione di Kouan, in gare come quella di ieri, rischia di risultare inefficace se non, addirittura, controproducente. Zaffaroni ha messo un uomo in marcatura sul nostro finto trequartista, limitandone l'azione e la pericolosità. In partite contro squadre forti, molto tecniche, che costruiscono dal basso, Kouan può svolgere i compiti tattici che gli assegna Alvini, ma in casa, contro squadre che devi attaccare o difese da scardinare, un mediano avanzato, poco tecnico e con pochi guizzi di classe è regalare un uomo agli avversari. Che gli esterni, prima o poi, sarebbero andati in difficoltà era preventivabile. Gli avversari ti studiano, ti bloccano le fasce, raddoppiano le corsie laterali e ti mettono in crisi. Se poi non hai esterni in grado di saltare l'uomo, e che se costretti alla fase difensiva manifestano qualche limite, esaurisci la spinta offensiva e non ti restano che le vie centrali, ma a questo punto, l'assenza di attaccanti di peso, di area, capaci di tener palla o creare spazi per gli inserimenti, diventa un altro problema. Presto dovranno entrare in gioco De Luca ed il miglior Matos. E non vedrei male in futuro un centrocampo con Burrai, Kouan mediani e Segre dietro le punte oppure fuori Burrai e dentro Murgia, almeno nelle gare casalinghe o in quelle con squadre da battere assolutamente. In teoria, in futuro, ci sarebbe spazio per un 4.3.3. Come vedreste un ipotetico Perugia con Rosi, Angella, Dell'Orco, Lisi; Kouan, Burrai, Segre; Carretta, De Luca, Matos?
lo dico da un pezzo che questa squadra è da 433....andava preso un tecnico che praticasse questo modulo tipo Camplone se proprio non si poteva andare d'accordo con Caserta....
Nella buona  e nella cattiva sorte la bandiera del Grifo non si ammaina mai.

"Quelli che passano la vita facendo rivoluzioni a metà non fanno altro che scavarsi la fossa."
( Louis de Saint Just)

Roberto Rossi

"Quanto me la vedo brutta", diceva la vecchietta che camminava sopra uno specchio....

Saint Just

CitazioneL'Alvinismo non decolla: col Cosenza due punti persi. E ora inizia il ciclo terribile

Stavolta, nessun dubbio amletico. Quelli scaturiti dal deludente uno a uno del "Curi" contro un quadrato, volenteroso, ma modesto Cosenza, sono sicuramente due punti persi.

Sul retro delle maglie del Perugia da ieri campeggiava la pubblicità di un'azienda che commercializza il salmone, pesce abituato a risalire la corrente contraria, ma i grifoni, più che imitare i salmoni, hanno imitato i gamberi, facendo registrare un netto passo indietro su piano del gioco rispetto alle prestazioni precedenti, che, se pur non esaltanti, erano state, comunque, dignitose, in particolare quella di Frosinone.

L'assenza di Dell'Orco ha sicuramente pesato sull'economia della gara (la rete del pareggio cosentino è venuta da uno svarione difensivo del suo incerto sostituto Sgarbi), ma tutti i reparti, non solo quello difensivo, non hanno funzionato al meglio.

Il duo d'attacco, Carretta, Murano, ad esempio, ha denotato la solita evanescenza che neanche l'ingresso in campo ad inizio ripresa di Matos, insufficiente la sua prestazione, al posto dell'ex potentino, ha migliorato.

Un gol a partita non è certo una media esaltante, considerando anche che due di queste quattro segnature le ha realizzate un difensore, Rosi, che ieri, con un perfetto stacco di testa da calcio d'angolo, aveva portato momentaneamente in vantaggio il Perugia ad inizio ripresa.

Anche ieri Manuel De Luca, pur essendo stato portato in panchina per riacclimatarlo al clima della gara, è risultato ancora una volta inutilizzabile e l'aver acquisito dal mercato un terminale offensivo, bravo o meno bravo che sia (noi propendiamo per la seconda ipotesi) già infortunato, è un errore che comincia veramente a pesare.

A centrocampo ha clamorosamente deluso, dopo la buona prova di Frosinone, Kouan, apparso un pesce fuor d'acqua nel ruolo di trequartista. Evidentemente l'ivoriano nelle partite esterne trova più spazi per proporsi come guastatore, ma in casa, contro difese abbottonate, emergono i suoi limiti tecnici e una buona tecnica e un'ampia visione di gioco sono le doti fondamentali che deve possedere un buon trequartista.

Sottotono anche le prestazioni degli esterni Falzerano, anche lui non adatto al ruolo e Lisi mentre Burrai, oltre ad aver battuto alla perfezione l'angolo del gol di Rosi, non ha demeritato.

Un discorso a parte lo merita Segre, anche lui in regresso rispetto a Frosinone, ma l'averlo sostituito all'intervallo con l'acerbo, inconcludente Santoro, anche se l'ex spallino era già ammonito e poteva anche rischiare il secondo giallo, non è apparsa una mossa azzeccata da parte di mister Alvini, che ha oltretutto sbagliato anche nel mantenere in campo Kouan fino a cinque minuti dalla fine, quando, in superiorità numerica per il doppio giallo a Palmiero, lo ha tardivamente sostituito con un trequartista di ruolo, il debuttante in maglia biancorossa Murgia.

Se a queste incertezze nelle sostituzioni da parte del tecnico ci aggiungiamo la prova poco esaltante sul piano del gioco, possiamo affermare che il tanto decantato "Alvinismo" stenta a decollare.

Quattro giornate sono poche ed è inutile guardare la classifica, ma cinque punti in quattro gare fanno una media finale di 47/48 punti che, sulla carta, potrebbero anche non dare la certezza della salvezza, obiettivo sbandierato pedissequamente fino alla noia da Alvini in ogni intervista.

Se poi consideriamo che questi cinque punti sono arrivati con un calendario facile e che ben tre di questi sono stati conquistati alla prima giornata contro la squadra materasso di questo avvio di campionato, quel Pordenone ultimo in classifica a zero punti, con ben undici gol subiti e nessuno segnato e che il pari conquistato contro il Frosinone, la migliore partita giocata dal Grifo, è arrivato contro una squadra che, con mister Grosso in panchina dall'anno scorso, è molto forte nelle gare esterne mentre non vince quasi mai allo "Stirpe", c'è di che preoccuparsi.

Mercoledì, tra l'altro, inizia, con la difficile trasferta di Cremona, il ciclo terribile di dieci gare che vedrà il Perugia affrontare di seguito Cremonese fuori, Alessandria (squadra molto più forte dello zero attuale nella casella dei punti) in casa, Benevento fuori, Brescia in casa, Lecce fuori, Reggina in casa, Spal e Como fuori, Crotone e Cittadella in casa, che preoccupa i tifosi biancorossi, anche ieri non tantissimi al "Curi", 3.150 solo 200 in più rispetto alla precedente gara con l'Ascoli, senza contare i 350 cosentini.

Nonostante la capienza ridotta, anche stavolta ben 1300 biglietti sono rimasti invenduti nonostante il Grifo venisse dal pari di Frosinone e la calda giornata settembrina, dopo la tanta pioggia del giorno prima, invitasse ad andare allo stadio.

Già, lo stadio. A contribuire a questa annosa disaffezione del pubblico contribuisce, tra le tante cause, anche la condizione pietosa in cui versa il "Curi" e, a tal proposito, mercoledì scorso proprio gli ultras della Curva Nord, delusi dal vedere un "Curi" con una capienza doppiamente ridotta, oltre che per il Covid, perchè poco sicuro, con servizi igienici assolutamente non all'altezza, dopo oltre un anno e mezzo di fermo nel quale si è fatto poco o niente per migliorarlo, si sono fatti sentire, esponendo all'interno del "Curi" uno striscione contro l'Assessore allo Sport del Comune di Perugia, Clara Pastorelli, all'interno del quale era presente anche il consueto "invito" a Santopadre a passare la mano..

Danilo Tedeschini

http://www.sportperugia.it/grifo-poco-salmone-ma-molto-gambero/
Nella buona  e nella cattiva sorte la bandiera del Grifo non si ammaina mai.

"Quelli che passano la vita facendo rivoluzioni a metà non fanno altro che scavarsi la fossa."
( Louis de Saint Just)