Beh, la pochezza di Pochesci la conoscevamo ed è racchiusa anche nel nome stesso, ma Mandorlini, il cui carattere spocchioso e antipatico è noto a tutti gli addetti ai lavori, mi ha stupito, non fosse altro per il fatto che sia da calciatore che da allenatore ha avuto la fortuna più che il merito di calcare palcoscenici importanti. Il Padova che ha "fatto" la partita contro il Perugia l'ha vista solo lui e anche i giornalisti veneti gli hanno giustamente sottolineato che senza mai tirare in porta è difficile dire di aver fatto la partita, se poi ci metti che ne hai presi 3 in 45 minuti, direi che ha visto un altro film. Si stupisce del modo in cui i nostri giocatori hanno festeggiato la vittoria legittima e limpida, da finale di Champion dice lui, ma i festeggiamenti sono il sale dello sport, altrimenti che giochiamo a fare in stadi vuoti, con l'incubo del covid. Potremmo stare tutti a casa e magari anche lui rimarebbe senza lavoro. Anche a Mantova hanno giustamente festeggiato la cinquina che ci hanno rifilato, a me ha dato dolore la sconfitta ma i mantovani bene hanno fatto a festeggiare una bella vittoria per loro, lo sport è deve essere questo.
Mandorlini da giocatore è esploso a Cesena dove ha giocato diversi anni prima di approdare all'Inter di Trapattoni e una famosissima e storica pubblicità dello stadio Manuzzi ripeteva prima della partita : "sta per incominciare la partita, preparate gli occhiali di Visani per vedere i gol vicini e lontani". Ecco, mister, faccia tesoro dei consigli dello spiker romagnolo, vada da Visani e vedrà che poi le partite le vedrà meglio anche dalla panchina.