Conferenza stampa

Aperto da Marco Casavecchia, 10 Settembre 2021, 16:00:42

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Marco Casavecchia

Vabbè ...  a parte che: tutti lavorano, sono contenti, sono bravi e sono due mesi che il tecnico sta trasferendo il suo credo ai giocatori, i quali sono contenti, lavorano e sono due mesi che lo seguono e lui è contento del lavoro fatto e di quanto è stata brava la società, e che l'unico obiettivo è la salvezza (anche se Giannitti ha parlato di punto di partenza e non di arrivo, ma il tecnico è d'accordo anche su questo) ma una risposta esaustiva ed esauriente ad una domanda si potrebbe avere? Sennò che le fanno a fare? Tanto, valutazioni sui giocatori arrivati non se ne fanno, indicazioni sui concetti e le idee nemmeno, perché ci dobbiamo arrivare da soli, come affronteremo gli avversari no, perché sennò gli sveliamo la nostra strategia, di formazione nemmeno a parlarne, perché son tutti bravi ragazzi che lavorano da due mesi e lo seguono con impegno, entusiasmo e sacrificio. Non ci resta che aspettare domani e sapremo. Ma se le conferenze stampa saranno tutte così ... sai che noia ...
Solo chi attraversa il deserto, raggiunge l'oasi

grifoxsempre

Citazione di: Paolo ferrarini il 10 Settembre 2021, 20:01:29
Caro professore, la conferenza stampa di oggi di mister Alvini è quanto di culturalmente più bello abbiamo avuto negli ultimi anni qua a Perugia. Quando parla di Juric da una risposta di qualità assoluta nel mettere in evidenza le idee diverse. Nel parlare di Gasperini ha un lapsus froidiano e lo chiama Mondonico e subito chiede scusa nel nominarlo a Mondonico, allenatore scomparso , la correzione che fa è l esempio di un uomo e un allenatore con idee chiare e di una cultura calcistica profonda.
Aria fritta

Marco Perugia

Non ho mai visto, neanche qui, l'apertura di una nuovo discussione per ogni conferenza dell'allenatore.
E pure non mi ricordo conferenze così tanto interessanti in passato.
Ma forse mi sbaglio

Marco Casavecchia

Citazione di: Paolo ferrarini il 10 Settembre 2021, 20:01:29
Caro professore, la conferenza stampa di oggi di mister Alvini è quanto di culturalmente più bello abbiamo avuto negli ultimi anni qua a Perugia. Quando parla di Juric da una risposta di qualità assoluta nel mettere in evidenza le idee diverse. Nel parlare di Gasperini ha un lapsus froidiano e lo chiama Mondonico e subito chiede scusa nel nominarlo a Mondonico, allenatore scomparso , la correzione che fa è l esempio di un uomo e un allenatore con idee chiare e di una cultura calcistica profonda.

Culturalmente bello? Mah, forse abbiamo un concetto diverso di cosa sia la cultura. Da una conferenza stampa di presentazione di una gara mi aspetterei cose diverse, sia in termini di domande che di risposte. Altrimenti non chiamiamola "Conferenza di presentazione". Per il resto, memoria corta. Purtroppo si è perso tutto il database, altrimenti avreste avuto modo di rileggersi i commenti sulle conferenze di Bisoli, Nesta, Cosmi, Oddo e Caserta. Anche le conferenze di Serse erano interessanti. Seguito a notare una brillante capacità nell'eludere le domande sia di natura tecnica che tattica. Nessuno nega la preparazione calcistica di Alvini, né intende sminuire le sue capacità. Fosse in altro ambito sarebbe piacevole e istruttiva. Affermo solo che le conferenze stampa prima di una partita sono inutili, perché il tecnico non si sbilancia, come ovvio, né indica punti di forza o debolezza propri, non darà mai la formazione, non criticherà tantomeno l'operato della Società, nè, ancor di più esprimerà giudizi sui singoli, come ha fatto fin qui è come ha fatto quando gli è stato chiesto in merito agli arrivi. In questo forum le discussioni si aprono. Chiunque può farlo e su qualsivoglia argomento, di natura calcistica o meno. Poi si possono seguire, vi si può partecipare, ci si può confrontare o controbattere le affermazioni altrui. Ma non è vero che non si sia mai aperta una discussione su conferenze stampa di tecnici, dirigenti, direttori sportivi. Vuol dire che non avete mai seguito i commenti a quelle di Santopadre (monologhi da Piazza Venezia), quelle post diatriba Oddo-Goretti, quelle di fantasia di Bisoli. Adesso sembra che siano diventati tutti intoccabili, persino con lezioni di cultura. Ripeto, queste conferenze stampa  al di là della testimonianza di cultura calcistica di Alvini (come se chi si è seduto lì prima di lui non ne avesse avuta, vedi Cosmi, che ha anche titoli e diplomi e vinto qualcosa a livello europeo), non mi dicono nulla a livello di presentazione della gara. Ci fosse stato Mourinho o Gasperini o Music, avrei detto o scritto la stessa cosa. Sulla natura del lapsus, se freudiano (non froidiano) o di altra natura, non avendo conoscenza della psicanalisi, non mi esprimo. Un semplice umano errore, che tutti commettono quello di confondersi nel citare un nome. Ma avete concentrato tutta l'attenzione su Alvini, accorgendo un sua difesa. Ma non ce n'è bisogno. La critica, e neppure costruttiva, era rivolta alla tipologia di conferenze, con domande spesso scontate e non risposte altrettanto scontate.
Solo chi attraversa il deserto, raggiunge l'oasi

Marco Casavecchia

Tanto per chiarirci le idee.
I lapsus freudiani - l'insieme degli atti mancati descritti da Freud - normalmente non vengono considerati come espressione di patologie, tuttavia, sono comunque indice della presenza di un conflitto a livello inconscio. Nell'ambito della psicanalisi, questo conflitto interno all'individuo può essere alla base di diverse patologie di natura psichiatrica ma, allo stesso tempo, può essere presente anche in individui sani. Il conflitto interno fra inconscio e coscienza, pertanto, può manifestarsi in diverse forme che sconfinano da una situazione di normalità (individui sani) fino ad arrivare a forme che, invece, sono indice di disturbi psichiatrici veri e propri (prime fra tutti la nevrosi e l'isteria).

Siccome ritengo che Alvini sia una normalissima persona, sana e consapevole, credo sia inciampato un semplice errore confondendo l'uno con l'altro. Come capita a tutti noi.
Solo chi attraversa il deserto, raggiunge l'oasi

stefano suprani

Non c'è niente di culturale nelle conferenze degli allenatori e trovo quindi inutile cercare di caricare le risposte alle domande di simili significati. In generale gli allenatori in tali circostanze tendono a deviare le domande tattiche, c'è chi ci riesce meglio e chi invece fa piu' fatica, Bisoli ad esempio era in perenne difficoltà, Cosmi invece con il suo carisma e la sua filosofia era bravissimo a trovare spunti diversi dalle domande dei giornalisti, Alvini tende a far concentrare chi ascolta sulle tematiche del lavoro, del sacrificio eccetera. Resta di fondo la volontà di non esporsi, se ricordate, l'unico che si presentò la prima volta in conferenza snocciolando la formazione, poi non lo fece piu', mi pare fosse Nesta all'esordio.