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Discussioni - logrif

#1
AC Perugia calcio / Nuovo Stadio, vecchio vizio
10 Gennaio 2023, 13:34:57
Ciao,
vi inviterei a cercare notizie su questo gruppo lacoontico di 'imprenditori'. A me è venuto lo sconforto...
https://www.umbriatv.com/notizie/sport/45-calcio/17353-nuovo-stadio-curi-inviata-pec-al-sindaco-ecco-i-nomi-degli-imprenditori-coinvolti.html?fbclid=IwAR0DiFljhhVtEpRqogkXncTSRWhoQjx7yY9q7qgaGL8YDwmme-Fodl38Z4E

Santopadre te-ne-devi-proprio-annà-vi-ama-lontano
 ;D  8)  :'(
#2
https://lnx.tifogrifo.com/pillole-di-grifo-intima-connessione-tra-individuo-e-ambiente-si-puo-amare-una-tifoseria-e-una-citta-a-tal-punto-da-lasciare-il-luogo-di-nascita/198251/?fbclid=IwAR3xC_upAko0MJH3ygD8dH_TrMNt7TxihDNLv-buoU0fBQp1NzW_qbIQ0tk
Beh, che dire? Sembra la mia storia, anche se tutto è spostato di 30 anni dopo - ho cominciato a tifare Grifo dal 1° giugno 1975 (Perugia - Sambenedettese 1-2, serie B), in TV, sul secondo canale Rai, a 15 anni, a Roma (!), senza avere nessun legame di nessun tipo con la città o la regione. Son diventato tifoso solo per aver visto la qualità del gioco espressa e, soprattutto, i tifosi del Santa Giuliana tifare in modo (per me) inverosimile. Da allora l'ho seguito in casa (un po') e in trasferta (pochissimo) - anche se in realtà ogni partita in casa era una piccola trasferta, per ragioni geografiche. E dal 2000 al 2002 mi sono trasferito a Perugia per lavorare qui e stare più vicino a squadra e città. Ogni tanto, quando sento qualcuno dei tifosoni che fa le 'analisi del sangue' del tifo, un poco mi risento ma poi mi passa subito. E sapere che è un romano a guidare così male la società, a me forse dispiace di più che ad altri. Forza vecchio cuore biancorosso!
#3
Altro calcio oltre il Grifo / Il nuovo tifo
18 Gennaio 2022, 13:59:23
Ciao a tutti,
condivido un articolo dell'amico Alberto Cei, psicologo dello sport, sui cambiamenti del rapporto fra squadra, calciatori e tifosi. A parte i nomi citati, in qualcosa mi rivedo anche io...

Insigne, Lukaku e Icardi: il calcio non è più uno sport di squadra
Le regole sul trasferimento dei calciatori da una squadra all'altra durante la stagione agonistica stanno distruggendo nel calcio l'idea stessa di squadra. Insigne ha appena firmato un contratto che lo lega al Toronto a partire da giugno prossimo. Morata vorrebbe andare via ma non ci riuscirà subito perchè la Juventus non ha un altro centravanti. Icardi ha sempre le valige pronte. Sono solo alcuni degli esempi più famosi di questi giorni, per non parlare di Cristiano Ronaldo che pochi mesi fa è andato al Manchester United a campionato iniziato.
Molti giocatori si stanno trasformando in mercenari del calcio, che si spostano in funzione degli interessi economici del Club, dei loro procuratori e di loro stessi. Ma non te ne eri accorto? Sì, certo tuttavia mai come ora questa dimensione del calcio aveva preso il sopravvento sull'idea di costruire una squadra unita sugli obiettivi da raggiungere. E' un processo che richiede e non può essere soggetto a frequenti cambiamenti.
Su cosa si basa oggi il tifo, non certo sulla squadra nella sua concretezza fatta di nomi e cognomi e del gioco espresso da questi giocatori. Si sta diventando sempre più spesso tifosi di un'idea astratta, di quello che per il tifoso significa quella squadra  ma non di ciò che è ora. D'altra parte è inutile affezionarsi a un calciatore perché è probabile che domani venga ceduto per salvare il bilancio del Club o perché vuole guadagnare qualche milione di più. E' il caso di Lukaku che ora si lamenta della sua nuova squadra e dobbiamo assistere alla liturgia dell'allenatore che lo esclude e di lui che chiede scusa e dice che s'impegnerà a riconquistarsi la fiducia dei tifosi.
Il calcio sta perdendo uno degli aspetti essenziali di ogni squadra e cioè che si vince e si perde ma insieme. Non vedremo più i famosi 15 minuti finali del Manchester United che sono stati espressione di una mentalità collettiva costruita nel tempo o il cinismo della Juventus nel portare a casa il risultato o l'entusiasmo generato dai 10 e i 9 delle squadre perché oggi non ci sono più e non sentiremo più frasi come: "date la palla a ... che poi ci pensa lui". Rivoltando al contrario una frase di Eduardo Galeano, penso che nel tempo i tifosi non diranno più "oggi giochiamo", si perderà il senso del noi a favore di un più neutro "oggi gioca la mia squadra".
Alberto Cei Psicologo dello sport
;D