Rispondo a Marco e premetto che non mi riferivo assolutamente ne a lui, ne ad altri tifosi individuati per nome e cognome, ma mi riferivo alla piazza e cioè alla massa dei tifosi che seguono il Grifo e che in buona parte difendono l'operato di questa società. Va detto che c'è una parte altrettanto consistente di tifosi che finalmente ha aperto gli occhi e lo contesta come è giusto che sia dopo 10 anni di prese in giro, non dico che si debba arrivare ad esporre i manichini come un anno e mezzo fa, tuttavia ritengo che la responsabilità di quei gesti censurabili sia da attribuire anche e sopratutto ad una società che è retrocessa in quel modo quantomeno nebuloso. Nebuloso anche lo spareggio perso con il Benevento, nebulose o dolorose le cessioni di Di Carmine e Di Chiara ad esempio, vergognosa la vicenda relativa a Mancini, nebulose le plusvalenze per le quali si dovrebbe fare il tifo, nebulosa la querelle sullo stadio nuovo, nebulosi i divorzi da allenatori e giocatori e si potrebbe andare avanti per altre tre pagine ma tedierei tutti visto che sono storie che conoscete bene. E il problema non è se santopadre sta simpatico o no perchè nessuno ci deve andare a cena, il problema è la gestione della società, o del club come lo chiama lui, e la gestione, oltre che molto nebulosa, è assolutamente inadeguata ad una piazza con la storia e il bacino di utenza che ha Perugia. Gli aspiranti acquirenti ci sono stati e ne abbiamo avuto prova anche dal diretto interessato, tuttavia nessuna delle componenti che formano l'anima del Perugia ha mosso un dito per spingere questo proprietario a mollare. Chi per paura del futuro (i tifosi), chi per codardia (la stampa), chi perchè se ne frega (la politica). Bastava che uno solo provasse ad alzare la voce e forse oggi avremmo avuto un'altra storia e invece siamo ancora qua a raccontarci che prima bisogna vendere, che prima dobbiamo salvarci, che puntiamo ad aprire un ciclo, l'anno zero che diventa l'anno del mai.