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Mostra messaggi MenuCitazione"Santopadre prese in giro il Comune di Perugia per lo stadio: voleva solo la proroga della vantaggiosa convenzione..."
CitazioneDalle pagine de La Nazione, l'ex assessore comunale vuota il sacco.... «Dopo una brutta riunione a settembre 2018, l'ultima alla quale partecipai, il vicepresidente del Perugia Calcio, Stefano Cruciani ci disse che era saltato tutto un'altra volta: Santopadre ci aveva ancora ripensato. O forse, più semplicemente, ci aveva preso in giro per tre anni, realmente interessato solo alla proroga di una convenzione sullo stadio per lui molto vantaggiosa...». A raccontare il dietro le quinte di quanto accadde sulla trattativa tra Comune e Ac Perugia Calcio in merito alla realizzazione del Nuovo Curi, è l'allora assessore comunale ai Lavori pubblici, Francesco Calabrese. In un post su facebook difende l'operato dell'attuale amministrazione e dell'assessore allo Sport, Clara Pastorelli. E racconta cosa accadde in quei giorni. «Nel programma elettorale del 2014 scrivemmo che avremmo raggiunto l'obiettivo di rifare lo stadio cedendo l'impianto comunale alla società – spiega Calabrese –. A costo zero lo si capiva almeno tra le righe, d'altronde è impianto che serve solo alla società di calcio professionistica, non aveva e non ha alcun senso che sia di proprietà comunale». L'ex assessore racconta come da intermediario per far sì che le parti si incontrassero fu Marco Baglioni, figlio di Mario Silla, assessore allo Sport ai tempi della realizzazione del Curi (1975). «Dovrei raccontare due anni di faticosissime trattative – continua – , un infinito tira e molla, da impianto ceduto in proprietà a zero euro, che doveva essere già molto allettante, eravamo passati a 100, poi 200, poi 300, poi 400 e infine a 500mila euro annui di partecipazione comunale alla spesa e mutuo per l'integrale e bel rifacimento dello stadio, con anche fideiussione comunale su tutto l'importo dei lavori. Ricordo ancora una riunione al Credito Sportivo – prosegue – a Roma e le parole di Andrea Abodi che di finanza ne sa e conosce bene la realtà delle società calcistiche: invitava Santopadre, che ancora nicchiava, a non esagerare con la prudenza, certamente dovuta nel calcio, lui lo sapeva bene, ma i numeri ormai tornavano, con quell'impegno comunale». E poi? «Uscimmo da quella riunione con idee chiare e impegni ormai precisi, così sembrava – conclude – . Qualche giorno dopo, una riunione operativa nella sede del Perugia poi, al Battibecco a cena, con tanto di brindisi per l'accordo ormai chiuso. Era inizio estate 2018, con l'idea di poter giocare a cantieri aperti e con anche la carta di riserva della stadio di Ascoli. Poi quell'estate è trascorsa, ma del Pef e del progetto preliminare, i due documenti che dove comporre la società per far partire tutto, nessuna notizia...».
CitazioneDoppietta McLaren nel Gran Premio d'Italia a Monza. Sotto la bandiera a scacchi sventolata dall'olimpionico azzurro Marcell Jacobs vince Daniel Ricciardo davanti al compagno di scuderia Lando Norris e alla Mercedes di Valtteri Bottas.
Quarta la Ferrari di Charles Leclerc e sesta l'altra Rossa di Carlos Sainz. Daniel Ricciardo era stato subito in testa.
Quinto posto nel Gran Premio d'Italia a Monza per la Red Bull Sergio Perez, terzo al traguardo, ma penalizzato di cinque secondi per non aver restituito la posizione a Leclerc. Settima la Aston Martin di Lance Stroll davanti alla Alpine Renault di Fernando Alonso e alla Williams di Geroge Russell. Chiude la top ten Esteban Ocon. Tredicesima la Alfa Romeo di Antonio Giovinazzi e quindicesima la Haas di Mick Schumacher.
Colpo di scena al 26/o giro del Gran Premio d'Italia a Monza. I due sfidanti per il titolo, Max Verstappen e Lewis Hamilton si son speronati in curva a vicenda finendo entrambi sulla ghiaia con la Red Bull dell'olandese sopra alla Mercedes del campione del mondo salvo per miracolo grazie al nuovo sistema di protezione del cupolino detto Halo. Entrambi sono fuori gara.Il clamoroso incidente tra Verstappen e Hamilton alla prima variante del circuito di Monza sarà investigato dai commissari al termine del Gran Premio d'Italia. La Red Bull dell'olandese ha preso un cordolo volando sopra la Mercedes dell'inglese illeso grazie all'halo, la protezione per il posto guida dei piloti introdotta dalla Fia 4 anni fa dopo l'incidente mortale di Jules Bianchi nel Gran Premio del Giappone 2014.
Lewis Hamilton accusa Max Verstappen di aver causato un incidente "in maniera opportunistica". "Io ho lasciato spazio - dice Hamilton dopo il Gran Premio di Monza -, lui evidentemente ha perso il controllo e mi è volato addosso. E' stato opportunistico, sapeva che ci saremmo scontrati così. Ora ho un forte dolore al collo".
Pericoloso testacoda nelle prime curve di Antonio Giovinazzi.