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Discussioni - Marco Casavecchia

#1
AC Perugia calcio / Spigolature ...
26 Settembre 2023, 16:17:11
Sì, è vero, come scrivono i quotati quotidiani locali, il Perugia, dopo cinque gare, ha gli stessi punti (sette) che aveva totalizzato nel campionato 20/21. Allora però c'era il solo SudTirol a 11 (+4) e tre squadre a 10 (+3). Oggi il Perugia dista otto punti dalla Torres (15 punti) e ci sono due squadre a 10, una a 9 punti ma Pescara e Cesena hanno una gara in meno e alla Lucchese (8 punti) non hanno computato i 3 punti che sta ottenendo sulla Spal. Non è proprio la stessa cosa. Ma questo dimostra il pressappochismo di certe informazioni. Dati forniti senza un minimo di analisi comparativa.
#2
Il Centro di Coordinamento organizza la trasferta di Rimini di sabato 23 settembre con partenza fissata per le ore 16.30 dal parcheggio antistante il Centro commerciale Borgonovo, in viale Centova.
Il prezzo del viaggio è di € 22,00.
Tutte le informazioni e prenotazioni possono essere chieste ai seguenti numeri telefonici: Mirco (338.7532481), Stefano (347.6309097) e Mauro (338.8389472).

       Perugia, 17 settembre 2023
                                                                               Il Direttivo

#3
Perugia Clubs / Trasferta a Ferrara
11 Settembre 2023, 14:54:40
Il Centro di Coordinamento organizza la trasferta di Ferrara di venerdì 15 settembre con partenza fissata per le ore 15.45 dal parcheggio antistante il Centro commerciale Borgonovo, in viale Centova.
Il prezzo del viaggio è di € 25,00.
Tutte le informazioni e prenotazioni possono essere chieste ai seguenti numeri telefonici: Mirco (338.7532481), Stefano (347.6309097) e Mauro (338.8389472).

       Perugia, 11 settembre 2023
                                                                               Il Direttivo
#4
AC Perugia calcio / Ferromenconi sul calciomercato
10 Settembre 2023, 01:22:21
Copia e incolla da FB. Un maestro per noi tutti: Ferromenconi
Diversi di voi, sia ieri sia oggi, ci hanno inviato messaggi privati chiedendo un commento al mercato finito  ieri sera (ma per certi versi mai iniziato....) e un parere sulle prospettive del campionato appena iniziato (che però, per quanto stiamo per dire, di fatto inizierà tra 3 o 4 giornate e questo potrebbe ricreare il problema della "partenza ad handicap" che tanti danni già ha fatto l'anno scorso).
Andiamo per ordine: in base ai "freddi numeri" il Perugia risulta aver incassato 2 milioni tondi tondi per le cessioni di Sulejmani alla Lazio, di "mezzo" DI Serio all'Atalanta (nel senso che metà del ricavato è andato al Benevento per accordi precedenti) e di Angori all'Empoli. Ci permettiamo di nutrire qualche dubbio sul fatto che Lotito abbia effettivamente VERSATO sul conto dell'A.C. Perugia 1 milione di € secco per un 17enne autore di 8 gol con una "Primavera B" l'anno scorso (anche se ci risulta che il ragazzo si è già inserito molto bene nella "Primavera A" della Lazio), ma ormai disquisire tra cifre effettive e cifre farlocche nel calcio è come disquisire se le zebre sono bianche a strisce nere o nere a strisce bianche.... Ai 2 milioni di cui sopra bisognerebbe aggiungere i risparmi derivanti da diverse rescissioni, alcune invero apparse abbastanza "frettolose" di giocatori che vantavano ingaggi importanti.
Sul fronte acquisti risulta una spesa di 250mila euro per il riscatto del (secondo noi....) non irresistibile Cancellieri dal Monterosi (ovvero da una delle varie società satellite di Lotito) e i 200mila euro versati ieri in extremis per Vasquez.
A fronte pertanto di un bilancio già positivo di oltre 1 milione e mezzo di euro (al netto come detto dei vari ingaggi rescissi) si è arrivati in fondo alla proroga del mercato (la famosa "occasione da sfruttare" per costruire lo "squadrone"), avendo preso, oltre a Vasquez, solo giocatori a costo zero, in prestito o svincolati, e questo perché si sono consumati questi "tempi supplementari" di una settimana come si erano consumati i due mesi precedenti, ovvero alla disperata ricerca della chimera delle cessioni dei due "pezzi pregiati" Kouan e Santoro, sui quali il DS che sta facendo il corso per diventare DS ha dimostrato evidentemente un gran bisogno di seguirlo attentamente questo corso e di imparare bene le lezioni dei docenti, che certamente ne sanno un po' più di lui.
Ovviamente noi non capiamo nulla di calcio, ma ci è sembrato comunque un GRAVISSIMO errore, proprio dal punto di vista della "strategia di marketing", far spargere in giro dai propri trombettieri le voci, assolutamente false, di inesistenti "aste" tra squadre di categoria superiore per accaparrarsi le gesta di questi due giocatori, il cui livello può essere AL MASSIMO al confine tra la B e la C ma soprattutto, dal punto di vista della "vendibilità" hanno un difetto non da poco: sono entrambi centrocampisti centrali, ovvero il ruolo più inflazionato, quello che si "trova" in giro più facilmente, quello dove le squadre hanno normalmente esuberi e non carenze, quello che in caso di necessità può sempre trovare risorse disponibili in qualsiasi momento delle varie sessioni di mercato e anche tra gli svincolati. Chi scrive, qualche anno fa era in buoni rapporti con un ex allenatore professionista, che per un paio di estati era stato chiamato ad allenare l'"Equipe Romagna", ovvero una squadra "fantasma" di giocatori senza contratto che si pagavano appunto un allenatore e un hotel nella provincia di Ravenna per fare comunque un ritiro per farsi trovare pronti, e questo allenatore faceva notare come 2/3 di questi giocatori fossero appunto centrocampisti centrali, percentuale che andava poi anche ad aumentare a mano a mano che passavano i giorni e gli attaccanti e i difensori cominciavano a trovare lavoro.
Questo "giochino" di gonfiare le quotazioni di questi due giocatori tramite articoli di stampa "ad hoc" ha finito per spaventare i (pochi) potenziali pretendenti veri che c'erano, il DS che sta facendo il corso per diventare DS ci si è incartato e alla fine sono rimasti entrambi a Perugia, così come il portiere Furlan (che si è cercato di cedere invano non per motivi economici, ma per altri su cui torneremo tra poco), provocando due problemi non da poco: non si sono trovati i soldi per altri acquisti "veri" e ora bisogna gestire il rientro nei ranghi di questi due giocatori (che ora sulla stampa improvvisamente sono diventati i "veri acquisti" del calciomercato), che devono recuperare la preparazione atletica ma soprattutto i rapporti (non solo tecnici...) con l'allenatore e i compagni.
Finita questa lunga premessa sulla gestione DEMENZIALE di questa (troppo) lunga sessione di calciomercato, che ha peggiorato una situazione già grave in partenza derivante dalla situazione finanziaria della Società, vediamo ciò che comunque ne è uscito fuori e come, secondo noi, questo gruppo di giocatori andrebbe gestito nei prossimi 8 mesi.

PORTIERI
Adamonis-Furlan-Abibi
Ci risiamo: la mancata cessione di Furlan ripropone un PERICOLOSISSIMO dualismo con Adamonis, che dopo TRE anni spesi tra panchina e tribuna ha accettato di scendere di DUE categorie sicuramente per giocare. Se c'è un ruolo dove le gerarchie DEVONO essere chiare e la dove la concorrenza può solo far danni è proprio quello del portiere. Un portiere designato titolare deve essere "libero" anche di sbagliare (soprattutto se al momento un po' arrugginito come il Lituano), perché se non è tranquillo poi gli errori arrivano a raffica, va a finire in panca e poi sbaglia anche chi lo sostituisce. I ruoli non chiari in porta hanno fatto danni come la grandine anche in squadroni tipo il Milan di Capello, il Real di Mourinho, il Paris Saint Germain 3 anni fa... ricordiamo benissimo il disastro da noi l'anno scorso e figuriamoci se quest'anno il problema non può riproporsi. Unico suggerimento da dare: parlare chiaro con Furlan che fino a Gennaio può allenarsi ma di fatto è fuori rosa (anche perché probabilmente potrebbe avere qualche ascendente su qualche "senatore" e questo può essere un pericolo) 

DIFENSORI
Mezzoni-Paz-Angella-Vulikic-Morichelli-Dell'Orco-Bozzolan-Cancellieri
Reparto "double face": ci siamo coi terzini, dove sia da una parte che dall'altra ci pare di vedere due coppie di affidamento (ammesso che sia vero che Paz è un destro di ruolo, dove quasi mai si è visto l'anno scorso, con risultati deludenti dall'altra parte), mentre secondo noi siamo MOLTO inadeguati in mezzo: Angella (34 anni) si appresta a giocare il 5° campionato nel Perugia e solo nel 2020/2021 ha giocato più di metà delle partite avendo spesso problemi fisici. Vulikic anche a Gubbio ha dimostrato i limiti visti l'anno scorso nella categoria superiore, Morichelli ha 20 anni, viene da una esperienza (non esaltante) all'estero ed è tutto da scoprire, Dell'Orco (UNICO STOPPER TECNICO E VELOCE) è reduce da un gravissimo infortunio che lascia sempre strascichi anche per diversi mesi o anni dopo la guarigione clinica. Un bel problema per una squadra che, a dire dell'allenatore, dovrebbe attaccare tutto l'anno a testa bassa, e infatti secondo noi il modulo è da correggere e ci arriviamo alla fine

CENTROCAMPISTI
Santoro-Kouan-Bartolomei-Iannoni-Torrasi-Acella-Giunti-Lisi (per noi è un esterno di centrocampo).
Qui, A LEGGERE I NOMI, per la categoria ci siamo sia qualitativamente che quantitativamente (e proprio perché nell'ipotesi di cedere Santoro e Kouan erano stati presi altri giocatori nella stessa zona del campo). Bisogna vedere come i primi due, in un tempo si spera il più breve possibile, sapranno riadattarsi alla "nuova" realtà sia mentalmente, che tatticamente, che a livello di rapporto con l'allenatore. Noi comunque li mettiamo nella "formazione tipo" (anche con un altro schema come vediamo dopo). Torrasi potrebbe essere il centrocampista che fa "girare la palla", gli altri buone riserve in un campionato dove ci sarà da correre molto. Da valutare la duttilità di qualcuno (Acella? Iannoni?) nel dare una mano, talvolta, come rincalzo in difesa.
ATTACCANTI
Vasquez-Matos-Ricci-Cudrig-Seghetti-Bezziccheri-Ebnoutalib-Lickunas
Qui andiamo secondo noi MALE: di 8 nomi (enormità per un reparto di attacco), 4 sono ragazzini, uno (Bezziccheri) un talento (?) mai sbocciato, un altro (Ricci) ha giocato 56 partite (molte da subentrato) negli ultimi 4 anni e ci risulta sia venuto a Perugia ANCHE per qualche problema personale da risolvere anche con l'aiuto di parenti che ha in zona, gli altri 2 (Matos e Vasquez), quelli certamente più affidabili, hanno 30 anni e non sono MAI andati in doppia cifra in tutta la carriera. Troppa poca roba per un campionato di vertice, forse anche per una squadra che punta ai playoff ("larghi" come sono quelli della C).

Alla fine dei giochi, come la vediamo? Come una squadra che, per salire di categoria, così come è ora dovrebbe fare i salti mortali e avere anche una buona dose di culo.
Se poi possiamo permetterci di dare un suggerimento, secondo il nostro modestissimo parere, il 4-3-3 che, AL MOMENTO, il mister vede come un "dogma", non è assolutamente nelle corde di questa squadra... Un po' per i pericoli a cui sarebbe esposta una difesa un po' traballante in mezzo, un po' perché il 4-3-3 senza una punta centrale vera, in grado di sbatterla dentro almeno una quindicina di volte, lo si è visto solo nel Barcellona di Guardiola, solo che noi non abbiamo né Messi, né Xavi, né Iniesta, né tutti gli altri, ma soprattutto perché, fermo restando che Vasquez farà la punta centrale, Matos non può fare certamente l'esterno del 4-3-3.
E allora, molto sommessamente, ci permettiamo di suggerire al mister una soluzione un po' diversa, da provare SUBITO DA LUNEDI', passata la partita di domani sera, contro quello che lui chiama "maestro", ma che è anche quello che a forza di usare lo stesso schema a prescindere dai giocatori, e quello a cui non piacciono le "figurine", non vince un campionato dal 1991, e ora pretende di insegnarci come si vince la serie C, dall'alto della sua UNICA vittoria nel 1985 e che peraltro era nella C2....
Il Perugia di quest'anno può rendere MOLTO meglio con un 3-5-2 del tipo:

Adamonis
Morichelli-Angella-Dell'Orco
Mezzoni-Kouan-Santoro-Torrisi-Lisi
Matos-Vasquez

In questo modo:
- Si puntella un po' meglio la difesa (da integrare come detto provando giocatori di altri ruoli come difensori in caso di bisogno)
- Si sfruttano a pieno le potenzialità di Mezzoni (che non è un difensore puro) e di Lisi (che non è una punta)
- Si mette Kouan a fare l'UNICA cosa che sa fare: correre dietro a tutto e tutti davanti alla difesa
- Si mette Matos a dare una mano a Vasquez, altrimenti troppo isolato se circondato da sole due "ali".
- Si sfrutta Ricci nel secondo tempo, come "uomo tra le linee" in una parziale correzione di modulo a 3-4-1-2
- Si dà tempo e modo ai vari Seghetti, Bozzolan, Giunti, Paz ecc. di entrare poco a poco e quando serve, senza caricarli di eccessive responsabilità fin da subito.

Secondo noi è questa la soluzione tattica più nel DNA dei giocatori che, di riffa o di raffa, siamo riusciti a prendere in questo mercato un po' "alla rinfusa" e/o che sono rimasti più o meno controvoglia (ma la voglia ora se la DEVONO far venire....).

Certo, non vorremmo che, tra il dire e il fare, ci sia di mezzo il "mare", ovvero l'"ortodossia tattica" di Baldini, mascherata da "riverenza" verso il "maestro Zeman", che POTREBBE invece nascondere "ordini superiori", ovvero quelli di far giocare sempre e comunque più under possibile in modo tale da far lievitare i contributi federali... Perché è chiaro che se a una squadra già di suo con qualche limite si aggiungono "condizioni al contorno" di questo tipo allora non c'è proprio speranza....

Il Ferromenco vigilerà anche su questo...
#5
"Il Centro di Coordinamento disapprova la scelta della Società di mantenere invariati i prezzi degli abbonamenti allo Stadio per la nuova stagione calcistica, sostanzialmente invariati. Deprecabile.
Ancora una volta non si è tenuto adeguatamente in considerazione il  tifoso, si continua a far finta di non comprendere che costui è parte essenziale e fondamentale dell'ingranaggio, con un ruolo centrale prima ancora delle logiche aziendali di parte. La Società non valorizza minimamente politiche per portare al Curi i giovani, magari differenziando i prezzi per fasce d'età. Né sono stati salvaguardati gli abbonati della gradinata, non avendo garantito un abbonamento di pari importo. Né
si sono favoriti i tifosi degli altri settori, soprattutto dopo un'annata indecorosa terminata con la retrocessione ed un'estate nella quale si è parlato solo di carte bollate. Con l'effetto che tutto sta crollando, la categoria, il livello della squadra, le aspettative nel futuro, l'entusiasmo, ma non i prezzi delle quote di sottoscrizione che invece avrebbero richiesto una attenzione primaria".
#6
Sembrerebbe, il condizionale è d'obbligo anche se la notizia appare attendibile, che il cartellino del giovane Souleymani non fosse interamente del Perugia calcio, ma in comproprietà con una importante Società calcistica del Nord - Ovest. Questa cosa sarebbe (sempre d'obbligo) stata tenuta nascosta alla Società biancoceleste dell'amico avvocato romano e anche alla Società comproprietaria. Insomma, un'operazione simil Mancini con la Fiorentina, che non è piaciuta agli interlocutori. Il tutto sarebbe (sempre d'obbligo) stato condito dal tentativo di infilare nella trattativa Di Serio e ottenere un pacchetto di giocatori in cambio. Si trattava del portiere lituano Adamonis dal curriculum non certo di primo livello (basta controllare su qualche sito specializzato per verificare che il giocatore ha disputato 33 partite con L'Atletico L. e una decina in B con la Salernitana. Poco per un 26enne) e del giovane centrocampista Bertini, finito poi alla Spal. Proprio l'operazione Di Serio, causa una richiesta ritenuta eccessiva da parte dell'Agenzia che segue il giocatore, avrebbe messo la pulce nell'orecchio a qualcuno che è un tipo sveglio e che ha voluto saperne di più. Fatto è che alla fine l'operazione è saltata, di giocatori dalla Capitale per ora nulla. Si è chiuso il capitolo Souleymani, ma non come probabilmente pensava qualcuno, fatto che potrebbe aver "compromesso" i rapporti con le due Società e tanti saluti al "furbetto del quartiere". Fantasie? Notizie infondate, false e tendenziose? Fntacalcio? Tutto possibile. Di certo è che ad oggi il Perugia è ancora in attesa della risposta del portiere che tarda a venire, non ha ottenuto il giovane regista che voleva, e non riesce a piazzare un colpo di mercato perché, tutti gli obbiettivi sui quali il DS non DS, pone gli occhi sfumano: Gori, Gabrielloni, Bortolussi e Gliozzi. Si tenta uno scambio con la Samp Di Serio - De Luca, con quest'ultimo reduce da una stagione sfortunana, segnata da un grave infortunio (ottima cosa per chi vorrebbe prenderlo a poco, come nello stile santopadriano). Forse potrebbe arrivare un centrocampista Torrasi, svincolato dal Pordenone, e un giovane ex Primavera Roma, Raul Morichelli che viene dalla serie B greca dove ha totalizzato una manciata di partite. In questo "allucinante" precampionato, in attesa del verdetto del CdS del 29 agosto, con una rosa di giocatori risicata e poco competitiva, se non nelle partitelle con i dilettanti e gli amatori (unica partita con una pari grado finita 0 a 0, che ha evidenziato limiti in fase di costruzione di azioni da gol e incertezze difensive), l'unica certezza è il solito modus operandi societario. Si aspetterà l'ultima ora di calciomercato per raccogliere quello che gli altri hanno lasciato sulle bancarelle. Incertezze in porta, difesa che può contare solo su un giocatore eserto (Angella), su uno che ancora dovrà recuperare uno stato di forma adeguato (Dell'Orco), un Vulikic da testare appieno, due/tre giovani esterni bassi (Cancellieri, Bozzolan, Lickunas), e Mezzoni. Centrocampo ai minimi termini (Bartolomei, Iannoni, Giunti, Acella, Sadenitov) con Kouan e Santoro ai saluti. Attacco quasi risibile con Lisi (adattato), Matos, Seghetti ed Ebnoutalib. Il tutto condito da qualche altro primavera che però,, come affermato dallo stesso Baldini, non farà parte della rosa titolare. Il tecnico inserirà in prima squadra solo: Giunti, Seghetti e Lickunas. In attesa di conferme o smentite in merito a voci, indiscrezioni, spifferi, veline o fake news ecc...
#7
Perugia Clubs / Comunicato Centro Coordinamento
26 Agosto 2023, 17:47:35
IL CENTRO DI COORDINAMENTO AL CONSIGLIO DI STATO DEL 29 AGOSTO

Il Centro di Coordinamento Perugia Clubs il prossimo 29 agosto sarà presente nel procedimento dinanzi al Consiglio di Stato a difesa dei tifosi biancorossi per tentare di ribaltare il giudizio del TAR sperando così nella permanenza in serie B.
Come già nel primo grado così anche dinanzi al massimo organo di giustizia amministrativa il Coordinamento sarà rappresentato dall'avvocato Michele Bromuri che ha provveduto ad organizzare la difesa nei vari atti contro Lecco, Reggina, FIGC.
Ovvio che come associazione ci aspettiamo chiarezza, uniformità e linearità nelle decisioni, ripristinando quella giustizia che dovrebbe vedere regole uguali per garantire parità di trattamento, viceversa ad oggi alterate.
E' stato già detto da parte nostra in vari sedi e ci sarà modo di ribadirlo alla Società dopo le disposizioni giudiziarie, che le modalità con le quali è stata persa sul campo la categoria ed il modo con cui è organizzato l'immediato futuro calcistico, sono duramente da criticare, continando ad evidenziare, a suon di recessi e vendite, improvvisazione e mancanza di prospettiva, comportamenti che dovrebbe indurre a lasciare spazio a coloro che sono maggiormente in grado di investire.

Perugia, 26 agosto 2023
                                                                                   IL DIRETTIVO
#8
Curva Nord / Appello degli Ingrifati
24 Agosto 2023, 10:00:50
Quella che sta per finire non è stata di certo una bella estate per noi tifosi del Grifo. Sospesi per mesi tra verdetti, ricorsi, giudizi ed aule di tribunali. Come se non fosse stato sufficiente tutto quello che l'ultima stagione c'aveva riservato, iniziata male e finita peggio! La triste realtà infatti ha visto il Perugia retrocesso, giustamente, sul campo il 19 maggio. Quello che è successo poi, nient'altro è che il susseguirsi di azioni legali, teatrini societari ed incompetenze (quelle del coni e della figc) che ormai da anni tengono banco ogni finale di stagione. Una delle tante meraviglie del "calcio moderno". Così, tra una società piena di debiti ed una mancanza nel presentare l'iscrizione al campionato, si avvia questa specie di roulette russa, che purtroppo ha coinvolto anche il nostro Perugia. Poteva il presidente Santopadre rinunciare a così ghiotta occasione, ci fosse stata anche solo una possibilità di recuperare la categoria perduta (e l'annesso tornaconto economico)? Impensabile! ma non su questo vogliamo attaccarlo. Per quanto tutto ciò ci faccia schifo, certe dinamiche sono disgustosa consuetudine, a danno dei tanti tifosi che non hanno ormai più certezza di nulla. L'ennesima delle tante cose che ci infastidisce della gestione di questo sciacallo, è l'essersi nascosto per più di due mesi dietro muri di processi e scadenze legali, ultima questa del 29 agosto. Così, ad oggi, il Grifo si ritrova senza una squadra allestita per combattere una Lega Pro di vertice e cosa peggiore, dovesse verificarsi l'incredibile, completamente sprovvista di una rosa in grado di competere in Serie B. Veniamo da anni senza programmazione né progettualità, l'idea che la situazione attuale può essere considerata un attenuante non deve passare! Proprio le scadenze rappresentano la scusa su cui si crogiola Santopadre, per niente incalzato da un giornalismo locale che mai si permette una domanda scomoda, un invito ad un'uscita pubblica, fosse anche solo per prendersi i vaffanculo dei tifosi che merita. Ancora futuro incerto, senza l'ombra di una strategia di mercato, ad oggi forse una delle pochissime squadre senza una campagna abbonamenti (se non l'unica). Non bastasse il disincentivo di un Curi fatiscente (non per colpe societarie, va detto), lo spettacolo che si prospetta continua ad essere, di campionato in campionato, sempre più indecoroso.
L'unica cosa che resta in piedi, tra le macerie che questa gestione societaria continua a lasciare, è soltanto la passione dei tifosi, la nostra passione. Dobbiamo tirarla fuori e farci sentire, dobbiamo compattare un ambiente per tanti fattori disgiunto e creare un fronte compatto, ancora una volta, per urlare SANTOPADRE VATTENE! Il nostro Perugia deve essere liberato! Non possiamo affidare il nostro rammarico, la rabbia o il disprezzo ai social, il nostro posto è lo stadio ed è lì che dobbiamo farci valere, l'amore per questa maglia ce lo impone.
Invitiamo l'eminentissimo presidente ad un confronto, da dietro i cancelli e protetto da chi vuole se questo lo rassicura, vorremmo avere la possibilità di guardalo in faccia mentre racconta le sue favole e potergli rispondere come lo riterremo opportuno.
 
L'appuntamento è per MARTEDI 29 AGOSTO, ORE 21 SOTTO, LA CURVA NORD. Nel corso del presidio si susseguiranno interventi di tifosi, appassionati del Grifo e competenti in materia.
 
La cosa che più conta è la presenza; attaccamento, passione, amore vanno dimostrati, il nostro Perugia lo merita, NOI NON LO LASCEREMO MAI SOLO!
#9
Morto Carletto Mazzone all'età di 86 anni. Una vita nel calcio ed una schiettezza come pochi. R.I.P
#10
AC Perugia calcio / Affari in vista. Ma per chi?
15 Agosto 2023, 21:04:51
"Domani summit con la Lazio: Di Serio e Sulejmani a titolo definitivo in biancoceleste. Lotito dà in prestito Bertini e il portiere Adamonis. Poi sarà la volta di Morichelli".
Cioè: un centrocampista primavera della Lazio e un portiere da serie C, max livello Sicula Leonzio e qualche apparizione in B, 26 anni 80 partite giocate, in prestito e un primavera ex Roma, con una manciata di partite nella lega 2 della Grecia. Grandi affari in vista. Ma chi farà veramente un affare? Lotito, che si prenderà un giovane prospetto Suleymani e un buon giocatore come Di Serio, o Santopadre che indubbiamente passerà all'incasso? I giocatori, rigorosamente in prestito, che arriveranno a Perugia sono un giovane acerbo centrocampista senza esperienza di campionati professionistici ed un portiere di 26 anni dal non prestigioso curriculum e che sembra non disputa partite da un pezzo. Il terzo prestigioso arrivo dovrebbe essere un ex primavera della Roma con ben 18 partite nella serie B greca. Si riveleranno "crac" di mercato merito del nuovo DS, e validi puntelli per Baldini? Oppure?
#11
Discussioni in generale / 15 ago 2023
15 Agosto 2023, 09:57:53
Gli Amministratori di Perugia nel Cuore ❤️ augurano un Buon Ferragosto  a tutti i tifosi del Grifo e ai visitatori del nostro forum, nella speranza che, nel prossimo futuro, le sorti della nostra squadra siano meno travagliate.
#12
Pubblicato il calendario del girone B di Lega Pro 2023/2024. Partenza in salita per il Perugia. Scherzi del destino? O computer cattivello?
#13
IL CENTRO DI COORDINAMENTO INTERVIENE DAVANTI AL TAR LAZIO

Passione per i colori biancorossi, senso di giustizia e determinazione nel restituire alla tifoseria la propria dignità si fondono insieme.
Queste le profonde ragioni che hanno portato il Centro di Coordinamento Perugia Clubs, per il tramite dell'avvocato Michele Bromuri, a prendere parte al processo innanzi al TAR LAZIO, con tre atti tra loro distinti – ricorso ed interventi contro Lecco, F.I.G.C. e Reggina – per giocare una partita fondamentale a sostegno della decisione del CONI che vede la nostra Piazza in serie B per la prossima stagione calcistica.
Il Centro di Coordinamento con assoluta convinzione ed in maniera del tutto perentoria – come i termini che le altre squadre hanno violato – ha dispiegato in numerose pagine, per il tramite del proprio legale di riferimento, le motivazioni secondo le quali nell'anno 2023/2024 si deve essere riammessi in serie B, come confermato dall'ultimo grado di giustizia sportiva. Il Coordinamento, cogliendo l'importanza storica del momento, il nodo cruciale del nostro futuro, riscattare ciò che altri vorrebbero avvilire, con grinta e carattere, ha ritenuto di tutelare al massimo livello la propria storia, di salvaguardare la tradizione di questa Piazza, gareggiando nelle sedi competenti, battendosi sul terreno scivoloso dei Tribunali nè poteva fare diversamente per i propri clubs, per i propri iscritti e, si auspica, per i tutti tifosi.

Perugia, 30 luglio 2023
                                                                                   IL DIRETTIVO
#14
Pubblichiamo l'articolo sulla vicenda Stadio di Stefano De Francesco e del giornalista Giovanni Cardarello di Today.

"L'ARTICOLO SUL NUOVO CURI ERA GIA' PRONTO. ABBIAMO ANCHE TOLTO ALCUNE VALUTAZIONI CHE A QUESTO PUNTO, DIVENTANO MENO IMPORTANTI. 
ASPETTAVAMO  SOLO DI CONOSCERE IL PARERE DEL COMUNE DI PERUGIA, SENZA DIMENTICARE PERO' CHE A PERUGIA SERVE UNO STADIO
Tutti gli spettatori di questa telenovela, sia che siano favorevoli, sia se siano contrari al Nuovo Curi, hanno un'idea che li unisce: a Perugia e al Perugia serve uno stadio totalmente funzionante. Chiarito questo aspetto andiamo ad analizzare la situazione punto per punto.
CHI SONO I PROMOTORI CHE FANNO PARTE DI ARENA CURI S.R.L.
Per capire forza e capacità di iniziare e portare a termine il progetto per il nuovo stadio di Perugia, è stata creata una società che si chiama Arena Curi s.r.l.  Cerchiamo allora di capire meglio chi sono i soggetti che la compongono e quale sia l'impegno economico finanziario di ciascuno dei soggetti coinvolti. Dalle informazioni filtrate a mezzo stampa, ogni soggetto interessato dovrebbe avere versato dagli 8 ai 12 mila euro, a seconda delle quote di partecipazione. Queste quote dovrebbero servire per la costituzione del capitale sociale e per sostenere i costi per la redazione del progetto e del P.E.F. (Piano economico Finanziario) che dovrebbe sostenere l'intera realizzazione dell'impianto da 18mila posti, il cui costo è già lievitato a circa 74 milioni.  A questi 74 milioni si è aggiunta una stima di possibili aumenti pari al 30% dei costi che porterebbe l'investimento complessivo, vicino addirittura ai 100 milioni. Facciamo un esempio per capire la portata, forse smisurata del progetto. Il Benito Stirpe di Frosinone, che è stato l'unico stadio italiano inserito nel 2017, tra le candidature a Stadium of the Year, ha avuto un costo complessivo di circa 20 milioni. Partiamo quindi ad esaminare i nomi e le informazioni riportate dalla stampa nell'ultimo periodo. Saremo felici di ricevere chiarificazioni da tutti i partecipanti, laddove tali notizie siano inesatte. Oltre al Perugia calcio, fanno parte del progetto il portavoce Francesco Maria Lana, presidente della SEM (Società Edilizia Moderna) che attualmente risulterebbe chiusa. Il geometra Simone Minestrini dirigente di GMF, Giampiero Romani titolare di Prometheus s.r.l. di Trevi società che ha dichiarato nel bilancio 2021, un fatturato di 36mila euro, Mauro Ricci delle Palestre Anytime, già dirigente di Tavernelle ed Ellera, Claudio Umbrico delle SEA di Marsciano, un azienda con meno di 100 dipendenti, il commercialista emiliano Alberto Bertani, Mirco Campagnoli titolare di Centro Impianti s.r.l. una società che si occupa di video sorveglianza e che parrebbe non avere mai vinto nessun appalto al di fuori dell'Umbria, per ultimo l'imprenditore forse con la maggiore forza economica del gruppo, ovvero Giulio Benni di King Sport, con oltre 20 punti vendita, divisi in 4 regioni.
Senza entrare nel merito, probabilmente molte delle perplessità di chi è chiamato a concedere il via a un progetto di tale portata, è legato anche alle potenzialità economiche e finanziarie che gli investitori di Arena Curi s.r.l. sembrano mostrare.  Questo gruppo di investitori sarà in grado di gestire un progetto che potrebbe da 73 milioni di euro arrivare quasi a 100?
CHI E' L'ARCHITETTO GINO ZAVARELLA
Gino Zavarella, socio fondatore della GAU Arena, è uno dei principali architetti del panorama italiano ed internazionale. Torinese di nascita, fiorentino di adozione, ha collaborato con i grandi Maestri dell'Architettura come Savioli e Ricci.
La situazione della sua società, lo studio dell'Archistar, va letta da diverse direzioni, come fosse un caleidoscopio. Da un lato grandissimi splendori, vedi il capolavoro dello Juventus Stadium, dove Zavanella compartecipa alla progettazione, passando per il futuribile Stadio della Roma a Pietralata. Dall'altra anche situazioni complesse come il Partenio di Avellino, lo Jacovone di Taranto, il Dall'Ara di Bologna e il Picco di Spezia. Situazioni dove, tra mille difficoltà burocratiche, i lavori e il progetto subiscono continui stop and go. Indicativa, in tal senso, la vicenda di Spezia dove la montagna ha sostanzialmente partorito un topolino: l'ammodernamento della Tribuna centrale. Non meno veloce il flusso del progetto di Bologna, presentato nel 2019 ed ancora in fase embrionale. Un passo più avanti sembra il rifacimento del Partenio, dove in ogni caso, siamo ancora all'assegnazione dell'appalto.
Un tratto colpisce nel seguire le vicende dei vari impianti, un filo conduttore. Tutti i progetti sono tutti ispirati allo Juventus Stadium (a volte sembrano copia e incolla con cambio dei colori sociali), un impianto che comunque è stato pensato con i criteri del 2009 e costruito con i materiali disponibili 12 anni fa.
Un discorso a parte merita, infine, la vicenda dello Stadio Franco Sensi di Roma. Parliamo di un semplice rendering, nulla di più, presentato in pompa magna nel 2009 dall'allora Presidente della Roma Rosella Sensi e dall'allora Sindaco della Capitale Gianni Alemanno.
Un progetto che in realtà non aveva fondi, gambe e fiato. Era solo un, forse, tardivo tentativo di valorizzare il club che, da lì a poco tempo, passerà alla prima proprietà americana.
In quel contesto Zavanella firma il progetto ma la vicenda finisce e a Roma viene ancora ricordato come la summa dei tentativi infruttuosi di costruire uno Stadio degno della Capitale. Una vicenda finita in tribunale tra parcelle non pagate e sogni irrealizzati.
PROGETTI SIMILI IN ALTRE CITTA'. AVELLINO, TARANTO ED ALTRE ANCORA...
A che punto sono i principali progetti in corso:
Stadio della Roma a Pietralata. Approvato nel maggio 2023 l'interesse pubblico da parte del Comune di Roma manca ancora il progetto definitivo. La tempistica immaginata prevede l'apertura nel 2027 ma conoscendo i tempi della Capitale sarà un miracolo averlo per il 2030.
Stadio Partenio di Avellino. Dopo quasi 5 anni di stop and go, siamo al rush finale per il progetto definitivo. Poi c'è tutta la procedura da seguire per l'assegnazione dell'appalto. Anche qui la tempistica tra ideazione ed esecuzione non è inferiore ai 7-9 anni.
Stadio Jacovone di Taranto. "Sarà una moderna Agorà" sosteneva Zavanella nel 2021 ma ad oggi, l'opera da 46 milioni di euro complessivi, prevede l'apertura del cantiere a fine 2025 e il fine lavori nel 2027.
Stadio Renato Dall'Ara di Bologna. Quasi otto anni sono trascorsi da quando il Bologna Football Club ed il Comune decisero che lo stadio Renato Dall'Ara doveva essere ristrutturato. Ad oggi il progetto da 170 milioni complessivi dovrebbe vedere l'apertura del cantiere nel 2024 e la consegna nel 2027. Nel frattempo, è stata messa a gara la lavorazione dello "Stadio Provvisorio", quello dove giocheranno i rossoblù dal 2024 al 2027.
Stadio Picco di Spezia. I lavori sono stati affidati nel 2021 alla GauArena con l'obiettivo di chiudere tutto nel 2024. Al momento siamo al rendering del progetto e alla corsa contro il tempo per ammodernare almeno la tribuna entro la stagione che sta per iniziare.
L'INTERVENTO RICHIESTO AL COMUNE DI PERUGIA E IL RISCHIO DI DANNO ERARIALE
L'argomento più spinoso riguarda l'impegno chiesto al comune di Perugia dagli investitori di Arena Curi s.r.l. Quest'ultimo dovrebbe rinunciare alla proprietà del terreno dell'area di Pian di Massiano, su cui sarà eretto il nuovo stadio, rinunciando ad un valore del solo terreno di svariati milioni di euro. Inoltre dovrebbe rinunciare alla proprietà dell'attuale stadio Renato Curi e permetterne l'abbattimento,  dopo che solo pochi mesi fa ha speso circa un milione e cinquecentomila euro, per la rimessa in pristino della Curva Nord. Lo stadio Renato Curi, pur con tutte le magagne dovute alla sua vetustà, è una struttura che  ha comunque un valore notevole ed abbatterlo semplicemente perdendone la proprietà, rischia di diventare un vero e proprio boomerang per l'amministrazione che ad oggi è stata molto prudente, in maniera estremamente saggia. L'intervento del comune di Perugia non finisce qui. Infatti Arena Curi s.r.l. chiederebbe anche un contributo finanziario pari a 12 milioni di euro a fondo perduto, oltre che il pagamento di un affitto di 250mila euro, per 30 anni, per l'utilizzo della sede dei Vigili Urbani che verrà creata nell'area interessata di Pian di Massiano.
Ricapitolando al Comune di Perugia viene chiesto di cedere gratuitamente lo sfruttamento dell'area, di rinunciare alla proprietà del vecchio Renato Curi che verrà abbattuto, di dare un contributo al progetto di circa 12 milioni di euro e di pagare un affitto di 7 milioni e mezzo di euro in 30 anni per lo sfruttamento dell'immobile destinato a sede dei vigili urbani. Insomma si chiede al comune e quindi ai perugini un contributo che tra tutte le voci, ci porta quasi ad una trentina di milioni di euro di valore.
Il rischio di un danno erariale, ovvero quel  danno di cui dà notizia la Corte dei Conti che non emerge solo a fronte di una condotta "contra ius", ma può riscontrarsi anche nel momento in cui ci si trovi di fronte ad una condotta che causa dispendio o  perdita di pubbliche risorse, è un rischio davvero reale.  Non credo che nessuno voglia avventurarsi verso una strada stracolma di chiodi.
IL PRIMO RISCHIO DA EVITARE. RESTARE SENZA STADIO A PERUGIA PER MOLTI ANNI.
Un rischio enorme è quello di spezzare il cordone ombelicale che lega il Perugia, alla sua città ed ai suoi tifosi. Infatti non appena dovessero partire tali lavori, il vecchio Renato Curi dovrebbe essere abbattuto. Per il Perugia si prospetta un triste peregrinare, verso altri stadi, per un periodo sicuramente non breve. Si parla dello stadio di Gubbio ma anche questo a quanto si legge non è propriamente perfetto, tanto che anche il Presidente dei rossoblu, Sauro Notari ha attaccato e sollecitato il proprio comune ad intervenire e a mettere a posto le mancanze del piccolo stadio Pietro Barbetti. Il grandissimo rischio è che qualora i lavori si dovessero bloccare per un qualche motivo ed in Italia non sarebbe la prima volta, Perugia ed il Perugia non avrebbero più il proprio stadio cittadino, un danno incalcolabile per la squadra e la città. Chi tra i nostri amministratori si vuole assumere un rischio simile?
IL SECONDO RISCHIO DA EVITARE. TOGLIERE ALLA SQUADRA DI CALCIO LA POSSIBILITA' DI AVERE INTROITI DALLO STADIO.
Quello che anche tanti tifosi del Perugia, sembrano non capire è che assegnare la proprietà di uno stadio ad un soggetto privato che nulla ha a che fare con la squadra di calcio e per la quale non mostra neppure un minimo interesse, altro non è che togliere la possibilità alla città ed alla squadra di attirare investitori importanti che proprio dallo sfruttamento dello stadio, trarrebbero profitti da reinvestire sull'attività sportiva. Saremmo il primo impianto del mondo in cui la squadra di calcio è ospite di un altro soggetto privato, in quella che dovrebbe essere la sua stessa casa. Pensate ad un investitore che volesse acquisire il Perugia e pensate a questo stesso investitore costretto a mercanteggiare con i proprietari gli spazi e le iniziative nel proprio stadio. Addirittura la cosa più assurda e vergognosa di tale progetto è che il Perugia, sarebbe costretto dopo alcuni anni di franchigia a pagare un affitto ai proprietari e quindi lo stadio da possibile fonte di guadagno per la società, diventerebbe una spesa da sostenere. Una follia solo pensarlo ed infatti non succede in nessuna parte del mondo.
IL TERZO RISCHIO DA EVITARE.  GLI EVENTI SONO IL CORE BUSINESS DEL PROGETTO ED IL CALCIO ED IL PERUGIA DIVENTERANNO QUASI UN FASTIDIO.
Una cosa è assolutamente certa ed è quella che se questi signori potessero fare a meno di avere una squadra di calcio tra le scatole sarebbero in qualche maniera più soddisfatti. IL P.E.F. (Piano Economico Finanziario) presentato sostiene che dovrebbero essere incassati circa 11 milioni all'anno e che di questi 11 milioni, 10 deriverebbero dagli eventi gestiti dalla agenzia ASM Global. Ora ferma restando l'aleatorietà inevitabile, quando si parla di stime presunte è evidente che se i ricavi arrivano quasi totalmente degli eventi, domandiamoci quale sarà l'elemento trainante di tutto il progetto. La risposta è semplice, saranno gli eventi ed il calcio sarà destinato a restare nell'angolino con magari una maggiore tranquillità, se la squadra restasse nelle categorie inferiori, limitando al massimo il fastidio al "business" vero e proprio che deve portare incassi nelle casse e nelle tasche degli investitori.
Un ultima riflessione, si parla di incassi per 11 milioni l'anno. Fermo restando l'aleatorietà del conteggio, come dicevamo prima, immaginate se questi introiti finissero nel bilancio della nostra squadra di calcio. Ecco che cosa stiamo togliendo al Perugia calcio.
I COSTI PER IL COMUNE DI PERUGIA PER RIMETTERE IN PRISTINO LO STADIO CURI.
Parlavamo poco sopra dei costi quasi da rischio di danno erariale che vengono richiesti al comune di Perugia. Quali sono invece i costi per una rimessa in pristino dell'attuale stadio Renato Curi? Il comune e di questo gli va dato atto, ha per la prima volta in tanti anni messo le mani ad una struttura che anno dopo anno, mostra sempre più evidenti i segnali del tempo. La Curva Nord è stata resa agibile con una spesa di circa un milione e mezzo di euro. Il cosiddetto "sentiero Ascoli" potrebbe permettere in pochi anni di rimettere a nuovo l'intera struttura, avendo parecchi vantaggi.
Il primo e più importante sarebbe che con un investimento da parte del comune assolutamente più basso, la città non perderebbe la proprietà del proprio stadio. Per capire l'investimento complessivo richiesto, si parla di circa 8 milioni e mezzo di euro, escluso le eventuali coperture. Infatti a fronte di una curva sud, ripristinabile con una spesa di un milione e mezzo, analoga a quella sostenuta per la nord, per gradinata e tribuna ne occorrerebbero circa 7 da dividere per i due settori.
Il secondo è che la squadra ed i suoi tifosi non sarebbero costretti a peregrinare in giro per l'Italia, anche mentre si fanno i lavori di ripristino.
Il terzo è che gli investimenti potrebbero essere spalmati in più anni, come ad Ascoli, senza pesare troppo sulle casse comunali.
Il quarto è che lo Stadio Renato Curi è sin dalle sue origini uno stadio modulare e quindi laddove si vogliano fare lavori, inserendo magari palestre, sedi municipali o altre attività, questo si potrà fare negli anni senza sconvolgere neppure l'area di Pian di Massiano e le strutture commerciali che attorno a questa gravitano e che si troverebbero a fare i conti con altre attività, con altri centri commerciali, in un area già satura da questo punto di vista.
In conclusione non ci sembra di vedere in questo progetto un'opportunità né per la città di Perugia, né tantomeno per il Perugia; per la città di Perugia  costretta a contribuire in maniera massiccia, quando tante priorità a partire dalle strade ed ai servizi, richiederebbero investimenti importanti. Per la squadra del Perugia  che sarebbe spossessata da possibili fonti di introito e di guadagno, trovandosi praticamente ospite a casa sua"
Stefano De Francesco – Giovanni Cardarello
#15
AC Perugia calcio / Il bivio
13 Giugno 2023, 09:21:20
Ferrero a Perugia è una mossa studiata ad arte? Oppure c'è del vero? Secondo quanto affermato dal giornalista Binda, ieri sera, a Fuoricampo, Er Viperetta, non potrebbe toccare nemmeno un soldo della cessione della Samp. GdF e Procura gli stanno col fiato sul collo e difficilmente potrebbe rientrare nel calcio anche per via dei suoi guai giudiziari che la Figc non potrebbe ignorare. Una mossa pubblicitaria? Ma chi e perché lo avrebbero accompagnato dalle parti del Curi a visitare strutture che non sono del Perugia? Si pensa sia stata una delle sue sceneggiate e che Santopadre non lo abbia bemmeno incontrato. Ieri sera sono trapelate un paio di indiscrezioni e si parla di un possibile acquirente estero in procinto di acquisire una banca, il quale fino a metà settimana non si muoverà sul fronte Perugia. Il nodo resta, per tutti, la distanza tra domanda e offerta. Oltre 7 ml di euro tra debiti spalmati in 5 anni, ricapitalizzazione entro il 2027 e spese correnti, oltre al valore della società che Santopadre stima in 5 ml di euro. Poi ci sarebbe da spendere per la squadra. Cifre folli per una squadra di C. Delle due l'una: continua il pres con il rischio di una continua contestazione e a dispetto della Città che si è fatta sentire anche attraverso la nota del Comune e rischiare una stagione economicamente disastrosa oppure abbassare le pretese e vendere. In futuro lo spettro sarebbe il fallimento che teme lo stesso Santopadre. Ci verrebbe da dire sono.affari suoi, se non si trattasse del nostro Grifo. Vedremo. Il 20 si avvicina e lui intanto deve iscrivere la squadra.
#16
9 giugno 2023: una data che, probabilmente, difficilmente dimenticheremo. I gruppi della Nord: Ingrifati, Armata e Nucleo (non è dato sapere cosa farà la Brigata), sfileranno in corteo per il 118° compleanno del Grifo, ma non sarà solo una serata celebrativa. E' logico attendersi, infatti, una "feroce" e continua contestazione nei confronti di Santopadre e di chi lo ha appoggiato o non ne ha preso le distanze quando era il caso di farlo, quando, forse, era il tempo delle "critiche costruttive" come ama definirle qualcuno, o delle domande "scomode", mai fatte, o delle crude analisi in cui oggi si cimenta quale professionista della carta stampata e della tv. Tardiva, secondo noi, anche la presa di posizione dell'Amministrazione comunale. Adesso che sono scappati i buoi, tutti a dire che andava chiusa la stalla. Facile dirlo oggi, a retrocessione avvenuta e a "conti non a posto" scoperti. Spariti dalla scena i vari Jacopo, Gabriele, Alessio, e compagnia che hanno sempre sostenuto le scelte e difeso l'indifendibile. Adesso che siamo sull'orlo del totale anonimato o quasi, con lo spettro di qualcosa di peggio, visto che servono i soldi per l'iscrizione e l'amministratore batte cassa (ci sarebbe da chiedersi a cosa si riferisce la voce "altri oneri" sul bilancio del Perugia che, come ci racconta chi lo ha scaricato, vede un bel buco debitorio tra iva, inail, inps e tasse varie. Il bilancio è un documento pubblico scaricabile dalla Camera di Commercio, Qualcuno si è preso la briga di darci un occhio e quello che emerge sembra non essere una posizione scomodissima, ma nemmeno tranquillizzante. Il Corsport parla di 5 milioni di euro di debiti con l'Erario, forse qualcosa in più ma con crediti da riscuotere si dovrebbe arrivare a quella somma. L'amministratore unico ne chiede altri 5 per la cessione del titolo sportivo. Siamo a 10 milioni di euro per comprare una scatola vuota o quasi. Per costruire una squadra che possa ambire almeno ai play off di Lega Pro, ne servirebbero altri 5. Saliamo a 15 milioni di euro. A queste cifre gli rimane in mano, visto che tutte le offerte pervenute sono state rimandate al mittente e chi gli offre o offerto qualcosa sembra non andare oltre i 2 milioni di euro. Della rosa attuale diversi giocatori rientreranno alla base: Gori, Olivieri, Ekong, Paz, Vulikic. Altri: Sgarbi, Rosi, Struna, Vulic, Capezzi, Di Carmine sono in scadenza a giugno '23. Casasola e Curado potrebbero avere mercato in B, come Kouan che non ha rinnovato il contratto. Angella ha ancora due anni di contratto, come Luperini. Dell'Orco è infortunato e non si conoscono i tempi di un suo recupero. A giugno '24 scadono i contratti di Lisi, Iannoni (prestito) Bartolomei, Kouan, Matos. Di Serio a metà col Benevento è legato fino al '25. Rientreranno: Moro, Righetti, Angori e Vano. Se dopo la famosa maxirata le casse piangono miseria, e c'è l'iscrizione da pagare, visto che il paracadute sarà esiguo avendone già usufruito tre anni fa, con quali risorse farà il calciomercato?
E non vuoi contestare? Mi auguro che il 9 sera vibreranno anche i vetri del Comune dal frastuono del corteo. Chi deve capire, capisca ...
#17
Come da anni a questa parte, il 9 GIUGNO, siamo soliti ricordare la nascita dell'A.C. PERUGIA.
Il corteo di quest'anno ha un valore diverso. Dopo una stagione tormentata, conclusasi con un finale disastroso, siamo ancora più motivati a far valere il nostro orgoglio, il senso di appartenenza e di attaccamento che ci pervade. Una dimostrazione ancora, se mai ce ne fosse bisogno, che questa Curva non retrocede, che questa piazza merita di più. Non sarà di certo una proprietà, verso cui da tempo palesiamo tutto il nostro sdegno, a toglierci neanche un briciolo di entusiasmo. NOI ci saremo sempre, a sostegno del GRIFO. Quello che vogliamo è che questo presidente se ne vada al più presto, smettendo di trascinare sempre più in basso questa società, portandosi appresso la schiera di mercenari di cui si circonda. Dai prossimi giorni rivolgeremo la contestazione non più soltanto alla sua figura ma anche ai suoi personali introiti, con l'obbiettivo di smantellare tutta la rete di affiliazioni e business sui cui si reggono grossa parte dei profitti, fatti avvalendosi del nome dell'A.C. Perugia. Altri responsabili indiretti sono tutti coloro che tramite sponsorizzazioni finanziano il presidente; devono capire che questo soggetto va isolato, deve rimanere soltanto terra bruciata intorno. In ultimo le istituzioni che non si sono mai esposte, nonostante le nostre pressioni già da tempo esercitate, lasciando operare indisturbato il presidente fino al punto a cui siamo arrivati. Anche per loro è giunta l'ora di prendere posizione, di scegliere se stare dalla parte dei Perugini o di un usurpatore romano disprezzato ormai dall'intera tifoseria, dimostrandolo con atti concreti e non con vuote parole equivoche di circostanza. Che sia chiaro e che siano chiari una volta per tutte; o dalla nostra parte o contro, non accettiamo compromessi! NOI e solo NOI siamo l'A.C. PERUGIA! Il 9 Giugno saremo per le vie della nostra città a ricordare una storia ultracentenaria, a tener alto il nostro blasone sventolando al cielo i nostri colori biancorossi... ma anche a ribadire che il presidente santopadre ha finito il suo tempo in questa città. In certi momenti storici l'orgoglio di una tifoseria passa anche da certe serate, l'occasione per celebrare una storia gloriosa ed allo stesso tempo l'opportunità di levare la nostra voce contro colui che continua ad infangarla. Come è sempre stato NOI saremo l'ago della bilancia. La nostra presenza e la nostra determinazione, per l'amore che abbiamo per il GRIFO, sono le armi migliori per combattere questa battaglia.
FINO ALLA FINE! AVANTI PERUGIA
#18
 


IL RE E' NUDO, IL TUO TEMPO A PERUGIA E' FINITO.

Una gestione discutibile e la poca progettualità, porta con sé la conseguenza che sono i tifosi a subire l'andamento negativo dei risultati calcistici della Società.
Il tracollo sportivo dei nostri colori trova il suo massimo effetto all'ultimo minuto della partita della stagione, quando l'umiliazione del nostro stesso terzo goal non ha impedito comunque la retrocessione. Ma le cause sono ben lontane e trovano  la loro origine nel modo di concepire non solo il calcio ma soprattutto i rapporti da parte di questa Società, riuscendo nella incredibile impresa di inimicarsi una città e provincia intera, prostrando l'Amministrazione, allontanando via via tutti quanti, mai in grado di assicurare un punto di riferimento nel campo e fuori, con silenzi nei momenti sbagliati e parole vane con proclami mai mantenuti, e soprattutto fiaccando, anche con la censura, il Centro di Coordinamento, che pure ha sempre avuto una linea moderata alla quale, inevitabilmente, pone fine.
La chiave di volta della stagione sono le dimissioni di Giannitti che aveva intuito, evitandolo per rispetto di se stesso, quello che poi Castagnini si è prestato a fare, ovvero non tanto non comprare giocatori nel mercato di gennaio quanto voler far credere ai tifosi che fosse giusto così edulcorando la pillola con la storia dei giovani – che, perlomeno, non si sono mai visti – con una squadra in retrocessione.
Ma siccome i tifosi non sono stupidi, sanno leggere, intuiscono che questa Società ha poche capacità economiche di investimento per garantire un futuro degno di questa Piazza, non ha potenzialità tali da rispettare chi crede in questi colori. E' finito il tempo di fingere di coltivare gli interessi del Perugia, la maschera è caduta, il re è nudo, per cui è necessario che si garantisca una discontinuità in favore di chi abbia maggiore dignità e considerazione dell'azionista di maggioranza, il tifoso.
Presidente, se, come dici, tieni al Perugia, fai per amore un passo di lato, rinunciando magari ad una trattativa ma lasciando finalmente un segno positivo.

Perugia, 27 maggio 2023                                                             IL DIRETTIVO
                                                                                                         


#19
AC Perugia calcio / Revolution ... forse ...
25 Maggio 2023, 14:01:58
Articolo tratto da "Il Quotidiano Sportivo".

Rivoluzione sarà, ma ci sarà comunque da fare i conti con una rosa importante, a livello numerico e di ingaggi. La panoramica ci mette di fronte ad un gruppo numeroso di proprietà, pochi prestiti e solo qualcuno a scadenza. Il futuro della rosa attuale dipenderà da quelle che saranno le intenzioni del club di Santopadre (in attesa di sviluppi societari che potrebbero anche non esserci) in merito al progetto sportivo, all'allenatore che siederà in panchina e al direttore sportivo che pianificherà il mercato [...].

Sgarbi e Kouan hanno il contratto in scadenza nel 2024, recentemente la società ha avuto contatti con il centrocampista per il rinnovo, ma la firma non sarebbe arrivata. Resta il fatto che non c'è più futuro al Grifo

Capitolo portieri. Gori è a fine prestito e tornerà alla Juventus, mentre Abibi e Furlan sono legati ancora per un anno. Non è escluso che Furlan possa ripartire tra i pali in serie C.

Difensori. Christian Dell'Orco ha allungato il suo contratto con il Perugia e si è legato fino al 2025. Il giocatore rientra dall'infortunio in piena estate, il futuro dipenderà anche dalla sua volontà di riprendersi dopo il lungo stop, magari in C.

Rosi è in scadenza di contratto, mentre Angella ha ancora due anni e potrebbe anche restare, un anno invece per Curado che sembra destinato a lasciare il Grifo. Struna e Vulikic, invece, avevano un anno e quindi il contratto scade a giugno. Mentre per Cancellieri il Perugia ha l'obbligo di riscatto.

Centrocampisti. Paz rientra al Sassuolo dopo un anno di prestito, anche per Vulic avventura finita, con qualche rimpianto visto che il giocatore non ha avuto grandi possibilità. Da valutare invece il futuro di Iannoni che era legato al Grifo da un prestito biennale. Lisi, invece, ha ancora un anno di contratto, per lui dipenderà dalle offerte che potrebbero arrivare al club biancorosso. Ancora un anno di vincolo per Bartolomei che potrebbe anche scegliere di restare, ma dipende anche dal progetto societario. Casasola, il capocannoniere del Grifo, invece ha chiuso: l'esterno aveva un anno di contratto ed è libero. Luperini, invece, ha il vincolo per altri due anni, per lui futuro incerto. Capezzi aveva un anno più opzione che non verrà esercitata. Poi c'è Santoro: con il centrocampista il club potrebbe monetizzare. Il giocatore ha il contratto fino al 2026, ha fatto due belle stagioni, è cresciuto molto e potrebbe avere vari corteggiatori. Un po' come Di Serio, di proprietà biancorossa, legato fino al 2025, con prospettive interessanti. Potrebbe essere ceduto per fare cassa. Per Olivieri prestito scaduto, dopo un anno e mezzo di biancorosso. Terminato anche il contratto di Di Carmine (2023), ancora un anno invece per Matos (2024). Ekong torna a Empoli. Mentre in biancorosso rientrano dai prestito Michele Vano (2024) e i difensori Angori e Righetti.
#20
AC Perugia calcio / Fine di un'era?
20 Maggio 2023, 20:25:39
Con il "rompete le righe" decretato dalla Società, quanto mai opportuno vista l'assoluta inutilità di continuare questa stagione, si chiude mestamente il campionato del Grifo. Una retrocessione annunciata, prevedibile e prevista da tutti noi in tempi non sospetti. Una Società inadeguata per la serie B ed una Dirigenza che ha pensato solo a tenere i conti a posto. Di chi, poi? Ebbene, speriamo che almeno si possa ricavarne qualcosa di positivo da questa "Caporetto" sportiva. Il generale tace ed evita il.confronto, i sottoposti "coraggiosamente" si sottraggono al confronto con il popolo biancorosso e con la stampa. Con un nobile atto eroico tutti scelgono di non dire. Molti interpreti di questo sfacelo, spesso blanditi da conduttori di trasmissioni o da operatori della comunicazione, più propensi a giustificarli che a "stimolarli" con domande profonde e qualche sana tirata d'orecchie, se ne torneranno alle loro società di appartenenza o apoenderanno le scarpette al chiodo. Il vate del non calcio, presuntuoso e saccente, aggiungerà una ingloriosa pagina al libro appena pubblicato e a noi, tifosi delusi e amareggiati, non resterà che sperare che l'era degli orchi sia terminata con la fine di Sauron e inizi quella degli uomini.